Ho il desiderio di un teatro che racconti emozioni, storie, che indaghi la realtà che ci circonda e che la rilegga in tutti i suoi aspetti.
Una drammaturgia che nasce dall’incontro con le persone, dalle relazioni, dall’ascolto, dall’indagine quotidiana per trasferire sulla scena la testimonianza di chi vive.
Amo osservare la realtà che mi circonda, amo, come tanti artisti, il contenuto prima del virtuosismo.
Lasciamoci sedurre dalla bellezza in cui viviamo.
Inizio a fare teatro fin da piccola nella mia stanza amavo raccontar storie ai miei giocattoli.
A otto anni guardo il cartone animato “Il grande sogno di Maya” che diventa anche il mio sogno.
Inizio così i primi corsi di teatro alle elementari, la mia giovane maestra Sandra era una pioniera.
Nel 2001 prendo il diploma di “Educatrice alla teatralità” nel 2002 di “Commedia dell’arte” presso il CRT Teatro Educazione di Fagnano Olona. Parallelamente mi laureo in Pedagogia con una tesi sperimentale sul teatro di strada in adolescenza.
Mi diplomo attrice e regista presso la Comuna Baires di Renzo Casali nel 2004 studiando il metodo Stanislavskij.
Approfondisco gli studi teatrali con maestri come Eugenio Barba, Peter Schumann dei Brad and Puppet, Roberta Carreri e Torgeir Weithal dell’Odin Teatret, Remo Rostagno, Rena Mirecka, César Brie, Emma Dante, Alessandra Rossi Ghiglione, Alessio Targioni.
Mi innamoro del clown che approfondisco con Alessio Targioni, Andrea Kemmerle, Diego Draghi, Dario Lewin, Gunter Klingler, e alla Piccola Scuola Circo di Milano.
Negli ultimi anni studio bolle di sapone con il maestro Renzo Lovisolo e giocoleria funzionale seguendo il metodo Quat props di Craig Quot.
Il teatro e il sociale sono i due ambiti che trovano unione nella mia vita.
Credo in un teatro che racconti storie, emozioni, che indaghi la realtà, spaccati di vite che ci circondano.
La storia della vicina di casa, del passante o di chi ha fatto grandi imprese.
Credo in un teatro che riesca a farti sorridere e pensare che sia comico e civile.
Faccio parte di quelle creature imperfette che traggono forza dai loro limiti e li tramutano in risorse e in questo continuo scambio tra limiti e risorse trovano il loro equilibrio e il loro modo di essere nel mondo.
Sostengo e faccio parte di:
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